2025

Cammino del Salento (Via del mare)

5-10 maggio 2025

Team:

Alfredo, Doriana, Elisa, Erminio

L’itinerario, della lunghezza di circa 120 km che si coprono in 5 tappe, unisce Lecce a Santa Maria di Leuca. Già alla fine della prima giornata
si raggiunge la costa, che poi si segue tra salite e discese nei giorni successivi, con tratti a ridosso della battigia
e alcune puntate verso l’interno con qualche salita a tratti ripida.

ITINERARIO

Giorno 1: Lecce - San Foca — 25 km

Da Porta Napoli a Lecce si raggiungono piazza Sant’Oronzo e l’Anfiteatro romano. Di qui si prosegue verso sinistra in direzione Castello e quindi verso via S. Lazzaro. Tramite via Merine si esce da Lecce, raggiungendo il piccolo borgo di Merine e la sua caratteristica piazza. Tramite strade vicinali di campagna si giunge al borgo di Acaya, bellissimo esempio di città fortificata. Si prosegue fino alla riserva naturale delle Cesine e alla sua ultima spiaggia, dalla quale si prende a seguire la costa fino a raggiungere tramite un sentiero Torre Specchia Ruggeri. Si prosegue per gli ultimi km sul sentiero costiero, fino al lungomare di San Foca.


Giorno 2: San Foca - Otranto — 24,6 km

Da San Foca si percorre la pista ciclabile fino ad attraversare una piccola spiaggia e imboccare un sentiero retrodunale, giungendo a Roca. Dopo pochi metri sulla strada asfaltata, si entra nel Parco Archeologico di Roca Vecchia e Grotta della Poesia; lasciata la grotta alle spalle, dopo poco si arriva a Torre dell’Orso, poi il cammino prosegue fino all’ingresso dell’area naturale pineta costiera di Torre dell’Orso. Si segue il sentiero per le due sorelle (due faraglioni) e si procede sulla costa fino ai faraglioni di Torre Sant’Andrea, un’opera d’arte della natura. Si procede ancora sulla costa e all’altezza di Conca Specchiulla si rientra nella pineta, con un cammino agevole fino a un breve tratto sulla spiaggia. Rientrati nella pineta, si giunge alla Baia dei Turchi, dalla quale un tratto di strada vicinale porta a Otranto.


Giorno 3: Otranto - Santa Cesarea Terme — 22,6 km

Dal porto di Otranto con un percorso costiero panoramico si raggiunge il faro Palascìa (punto più a est dell’Italia) e quindi Porto Badisco, il primo approdo di Enea, descritto nell’Eneide di Virgilio: l’eroe vi avrebbe fatto scalo nel suo viaggio in Italia dopo la fuga da Troia. Tramite sentieri e la via Appia Calabro Salentina, passando per la Masseria Grande, si arriva infine a Santa Cesarea Terme, dove si può ammirare la Chiesa Madre del Sacro Cuore, le scritte in ebraico sulla facciata della Porta d’Oriente, Palazzo Sticchi. 

                                                                                                                      

Giorno 4: Santa Cesarea Terme - Marina Serra — 24 km

Raggiunta in poco meno di 1 km la baia di Porto Miggiano, si prosegue per un tratto su strada asfaltata e poi su sentieri, fino a raggiungere Castro. Visitato il centro storico del piccolo borgo, si scende verso Castro Marina. Da Punta Correnti inizia un tratto un po’ malagevole di 2 km su scogliera (ma è possibile evitarlo proseguendo sulla strata asfaltata che corre parallela un po’ più in alto). Si arriva così alla Cala dell’Acquaviva, una insenatura con sorgenti di acqua fredda, ai piedi della serra di Marittima. Si prosegue tramite il sentiero Natura belvedere e il sentiero Serra del mito, superando la Torre del Sasso e raggiungendo Tricase porto, una località marina premiata con le 3 Vele di Legambiente. Ancora pochi chilometri sulla litoranea e si giunge a Marina Serra, celebre per la sua  piscina naturale.


Giorno 5: Marina Serra - Santa Maria di Leuca — 22,3 km

Tramite il Sentiero del Nemico e strade vicinali si arriva al palazzo baronale Serafini-Sauli di Tiggiano, dal cui cortile principale si accede a uno splendido giardino. Tappa successiva è Corsano, con il suo palazzo feudale Capece, per poi proseguire verso Marina di Novaglie, con le sue torri costiere e grotte accessibili dal mare. Tramite il Sentiero delle Cipolliane, lungo un paesaggio a picco sul mare, si arriva all’insenatura del Ciolo, attraversata dall’omonimo ponte, alto 40 metri sul mare. Una serie di scalinate permettono di raggiungere la spiaggetta sottostante. Dal Ciolo si raggiunge Gagliano del capo lungo un itinerario disseminato di grotte e falesie, poi strade vicinali portano all’Erma Antica, dove si può effettuare il rito delle pietre degli antichi pellegrini. L’ultimo sforzo prima di concludere l’impresa sono i 284 gradini che salgono al Santuario de Finibus Terrae di Santa Maria di Leuca, meta finale del Cammino del Salento.

©  2022 W&T  -  AG

©  2022 W&T  -  AG

Questo sito utilizza cookies tecnici che ci consentono di usare servizi di terzi: incorporare audio e video, dare la possibilità 

di condividere sui social media ecc. Non vengono utilizzati cookies di tracciamento e profilazione.
                                                                                                                          Puoi accettare i cookies cliccando sul pulsante.

OK