2019

Creta tra mare e monti (E4)

2-9 giugno 2019

Team:

Alfredo, Doriana, Elisa, Erminio

L’itinerario copre la sezione occidentale della Cretan Way E4. Si parte da Imbros, sulla dorsale montuosa a sud di Chania, e, con 6 tappe in parte lungo il mare e e in parte in montagna (con una giornata intermedia di riposo), si raggiunge Elafonissi, all’estremità sud-occidentale dell’isola. La lunghezza totale è di circa un centinaio di chilometri, con un dislivello positivo complessivo di circa 4300 m e un dislivello negativo approssimativamente di pari entità.

ITINERARIO

Giorno 1: Imbros - Chora Sfakion (Gola di Imbros) — 11,5 km

A Imbros, per entrare nella gola, ben segnalata, si paga una modesta cifra durante l’alta stagione. La gola è caratterizzata da percorsi stretti tra rocce lisce e piacevole vegetazione. Dopo aver camminato attraverso la gola, senza alcuna possibilità di perdersi poiché c'è un’unica via, la si lascia su un piccolo sentiero a destra, si supera la taverna Dyonisos e si comincia a salire verso il villaggio di Komitates, dopo il quale si prosegue sull’asfalto, prevalentemente in discesa ed effettuando alcuni tagli, fino a raggiungere, in riva al mare, il villaggio di Chora Sfakion. Dislivello positivo: 380 m; dislivello negativo: 1108 m.

Giorno 2: Chora Sfakion - Agia Roumeli — 22 km

Tappa lunga e faticosa. Dalla piazza, si prende la stradina che sale, superando la panetteria Niki e l’Hotel Stavris fino a una scalinata che porta sulla soprastante strada asfaltata. Si cammina sull’asfalto per circa 1,5 km, fino a un tornante dove un segnavia E4 indica l’imbocco di un ripido sentiero, ben tracciato su un pendio tra massi e rocce, che scende alla Sweet Water Beach (Glikà Nerá). Dopo una spiaggetta, si raggiunge l’ampia spiaggia al cui termine si trova una piccola taverna. Proseguendo oltre la taverna, si sale lungo il pendio con scorci meravigliosi sul mare. Si superano quindi la chiesetta di Timios Stavros, un’altra spiaggetta e un tratto di ciottoli vicino, per continuare in salita pendio privo di vegetazione e con rare piante di carrubo. Il sentiero raggiunge un cancello che vi porta al villaggio di Loutro, un piccolo centro turistico privo di strade, raggiungibile solo a piedi o in barca. Da una chiesetta alle spalle del villaggio sale una mulattiera e, superato un cancelletto, si raggiungono le rovine di un castello veneziano. Il sentiero passa in alto sulla baia di Finikas e, superata una strada sterrata, si sale tra olivi e carrubi; ignorando il sentiero che sale a Livaniana e superato un cancello (aprire e chiudere), si scende al piccolo gruppo di case di Lykos, che si supera camminando vicino al mare fino a raggiungere una scogliera. Seguendo l’evidente segnaletica, ci si arrampica per circa mezz’ora su rocce esposte ma sicure, aiutandosi a tratti con le mani: un emozionante tratto aereo a picco sul mare. Il tratto termina sotto una grande roccia; ignorata la mulattiera che sale a Livaniana, si prosegue a sinistra, scendendo lungo la collina a Marmara, una spiaggia spettacolare grazie al marmo colorato. Di qui la segnaletica E4 prosegue sopra una scogliera, in un ambiente arido e selvaggio, attraversando alcuni torrenti asciutti. Dopo un lungo tratto senza vegetazione si raggiunge l’altro versante, e il sentiero corre in una gradevole pineta fino a una spiaggia di sabbia grigia. Si prosegue lungo il mare in direzione di Agios Paulos, una bella spiaggia con una chiesetta bizantina, costruita sopra una sorgente d’acqua dove si dice sia sbarcato san Paolo. Si risale quindi la duna e si prosegue fino alla lunga spiaggia di Eligas, che si percorre interamente. Si continua tra saliscendi, con faticosi tratti sulla sabbia, fino al letto del torrente Samaria, che si supera per entrare in Agia Roumeli. Dislivello positivo: 800 m; dislivello negativo: 800 m.

Giorno 3: Agia Roumeli - Omalós (Gola di Samaria) — 15 km

Una salita costante e su facile sentiero. Si parte da Agia Roumeli su una strada di cemento in direzione del vecchio villaggio (abbandonato a causa delle inondazioni), fino all’ingresso ufficiale alla gola con la biglietteria. Prendete il biglietto e conservatelo per mostrarlo all'uscita. In circa 1 ora si raggiunge Sideroportes, la parte più stretta della gola, con gli strati di calcare compresso dai movimenti della linea di faglia. Si sale quindi al villaggio di Samaria, a destra a metà della gola con i suoi terrazzamenti con olivi, dove gli abitanti vivevano fino agli anni Sessanta, quando fu presa la decisione di evacuarlo per istituire il Parco. Quindi, più oltre, Agios Nikolaos, un magico luogo con una chiesetta, una fontana e alcuni giganteschi cipressi e una grandiosa vista sulle montagne. Notevole è l'ultima parte del percorso che si snoda in salita con alla sinistra le vette di Gingilos e Volakies. L'ultima parte è più ripida e faticosa, e attraverso numerosi tornanti si arriva alla postazione del guardiano del parco cui occorre mostrare il biglietto, prima di uscire in un grande parcheggio per auto. Da qui vi sono circa  5 km sull’asfalto fino a Omalós, ma è possibile farsi venire a prendere dal personale dell’hotel prescelto per il pernottamento. Dislivello positivo: 1200 m; dislivello complessivo: 1900 m.        

Giorno 4: Omalós - Sougia (Gola di Agia Irini) — 13 km

La discesa nella gola avviene su una piacevole mulattiera, con alcuni tratti un po’ disagevoli nel letto (asciutto) del torrente. La Gola di Agia Irini è un paradiso botanico, con maestosi alberi, platani e cipressi. Dopo una cisterna con fontana di acqua potabile, si incontra una roccia triangolare usata come chiesa dai ribelli nel XIX sec, poiché aveva forma simile a una chiesa reale. Al termine della gola, il sentiero sfocia su una strada asfaltata in corrispondenza di una taverna. Per raggiungere Sougia si percorrono ora 5,5 km sulla strada asfaltata, con traffico automobilistico praticamente inesistente. Dislivello positivo: 385 m; dislivello negativo: 958 m.

Giorno 5: Sougia (giornata di riposo)

Giorno 6: Sougia - Paleochora — 19 km

Dal centro di Sougia, seguire la direzione ovest lungo il mare, verso il porto, e di qui (segnavia E4) un comodo sentiero porta a Lissos in circa un’ora e mezza di cammino. Il sentiero inizialmente passa vicino a una piccola gola in prossimità di un muro a strapiombo dove le capre spesso trovano riparo, prima di passare sull’altro lato della gola e cominciare a salire su una mulattiera che porta a un pianoro e poi si affaccia sulla baia di Lissos, un punto scenografico da cui si possono vedere la piana, le spiagge e una chiesetta costruita con i resti di un tempio antico, oltre una necropoli romana scavata nella roccia con le volte a botte. Val la pena esplorare le rovine della città: superati i resti del tempi di Asklepion, su supera un cancello nei pressi di una fontana, ed è distinguibile l’antico sistema di canalizzazione delle acque. Poco oltre anche la chiesetta di Agios Kirikos merita una visita. Il sentiero che risale sul lato opposto della valle è a tratti poco individuabile, ma vi sono qua e là segnavia gialli e neri. Si sale in mezzo ad alberi di mastice fino a un gradevole punto panoramico e poi si prosegue in una piccola valle, mantenendo la direzione nord-ovest. Superato un altopiano di arbusti, ha inizio una discesa a tratti ripida verso il mare, mentre si scorge in distanza Paleochora, costruita su una penisola. Si prosegue con saliscendi lungo il mare, superando alcune spiaggette, fino a raggiungere la grande e turistica spiaggia di Gyaliskari, dove è possibile rifocillarsi nel locale bar/taverna. Di qui in circa 4 km si raggiunge Paleochora dapprima lungo una strada sterrata e poi sull’asfalto. Dislivello positivo: 635 m; dislivello negativo: 635 m.

Giorno 7: Paleochora - Elafonissi — 11 km

Per evitare un lungo tratto iniziale sull’asfalto, conviene farsi trasportare in taxi fino a Krios, a una decina di chilometri a ovest di Paleochora. Di qui si percorre la lunga spiaggia fino all’estremità occidentale, dove sulle rocce ricompare il segnale E4. Di qui il sentiero sale allontanandosi dalla costa, fino a raggiungere un colletto dal quale si scende sul versante opposto. Si raggiunge una spiaggia e si prosegue lungo il mare fino a poco prima di una chiesetta, dove si risale tra oleandri, carrubi, alberi del mastice e cipressi. Si ridiscende verso una spiaggia e si prosegue lungo le dune, con radure tra i cipressi: è Ketrodassos un facile tratto di cammino pianeggiante tra gli arbusti. Qui viveva una numerosa comunità di hippy e in alta stagione li si trova ancora. Dopo un breve tratto sulle rocce si raggiunge la magnifica spiaggia di Elafonissi, purtroppo molto turistica nella bella stagione (con bar sulla spiaggia dove rinfrescarsi). Qui non vi sono pensioni o alberghi, sicché occorre far ritorno a Paleochora con il battello che parte da un piccolo molo a circa 1 km a est della spiaggia di Elafonissi (lo si è passato arrivando). Dislivello positivo: 223 m; dislivello negativo: 223 m.

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