Alto Pamir, Tajikistan.
Quelle che seguono sono soltanto informazioni generali.
Per approfondimenti, indicazioni specifiche e raccomandazioni,
vi invitiamo a rivolgervi al vostro medico di fiducia prima della partenza.
Mustang, Nepal
Chiunque soffra di problemi cardiaci o polmonari, di anomalie della pressione sanguigna o di patologie croniche è vivamente consigliato di sottoporsi a una visita presso un medico di fiducia prima della partenza.
Persone anziane
I trekking organizzati sono frequentati da molte persone avanti con gli anni: non ci sono preclusioni, purché si sia in buona salute. Unica raccomandazione: più siete anziani, più è importante avere un buon allenamento.
Bambini
Portare dei bambini in un trekking d’alta quota richiede qualche precauzione, perché il loro organismo può essere più lento ad acclimatarsi. I bambini più piccoli, inoltre, possono aver difficoltà a descrivere con precisione gli eventuali sintomi di malessere. D’altro canto, fare trekking con i propri figli può essere di grande soddisfazione e permette anche un contatto più genuino e diretto con la popolazione locale, dove i bambini abbondano. In caso di stanchezza, i portatori saranno lieti di prenderli sulle spalle.
Adolescenti
Non vi sono prove che il processo di acclimatamento degli adolescenti sia più lento di quello degli adulti, anche se appaiono più a rischio, non foss’altro perché più competitivi e meno disposti ad ammettere di essere stanchi o di non sentirsi bene. Nel caso portiate con voi figli adolescenti, prestate un’attenzione particolare a eventuali sintomi di mal di montagna.
Asma
Non ci sono ragioni per non fare trekking. Kathmandu è terribilmente inquinata, ma la maggior parte delle persone affette da asma si sentono meglio non appena cominciano a camminare in mezzo alla natura. Portate con voi i farmaci cui siete abituati e tenete l’inalatore a portata di mano. Il rischio di avere un attacco di asma non è superiore al normale, ma avvertite comunque i vostri compagni, in modo che, nel caso, sappiano come comportarsi.
Diabete
Se il diabete è sotto controllo, non c’è ragione per privarsi del piacere di un trekking. Non potete permettervi di perdere i farmaci, sicché teneteli sempre a portata di mano e spiegate ai vostri compagni come comportarsi in caso di emergenza. L’accresciuto dispendio energetico modificherà i livelli di carboidrati e di insulina, e quindi è molto importante monitorare frequentemente la glicemia.
Ipertensione (pressione alta)
Durante un trekking la pressione sanguigna subirà oscillazioni superiori al normale e tenderà a salire. Chiedete al vostro medico se la vostra condizione non vi sconsiglia il trekking e fatevi spiegare le appropriate regole di comportamento.
Patologie cardiache
Non esistono studi specifici, ma è molto probabile che lo sforzo fisico del trekking abbia un impatto superiore al fattore quota. Consultate il vostro medico prima di partire.
Epilessia
In alta quota esiste un rischio moderatamente più elevato di attacchi, ma non è una ragione per rinunciare al trekking. Semplicemente, istruite la guida e i vostri compagni sui comportamenti da adottare.
Gravidanza
Possono insorgere complicanze, soprattutto nei primi mesi. A volte sono necessari interventi medici particolari, sicché fare un trekking sapendo di essere incinte non è una buona idea. Gli effetti della scarsità di ossigeno alle alte quote sul feto non sono ancora stati studiati.
Infezioni polmonari pregresse
Se, a causa di patologie precedenti, siete predisposti a contrarre questo tipo di disturbo, portate con voi i farmaci con cui vi curate in questi casi (di solito un antibiotico come l’Augmentin). Chiedete al vostro medico se sia il caso di effettuare una profilassi preventiva.
Indicazioni sulle vaccinazioni consigliate o richieste per viaggiare nei diversi paesi si trovano sul sito istituzionale del Ministero degli Esteri “Viaggiare sicuri”. Le indicazioni più accurate a proposito delle vaccinazioni per chi viaggia o fa trekkking in Nepal si trovano sul sito della CIWEC Clinic di Kathmandu (in inglese). Anche gli appositi uffici presso le ASL sono fonte di informazioni aggiornate sulle condizioni sanitarie dei vari paesi, e inoltre provvedono all’effettuazione delle vaccinazioni ritenute necessarie.
Epatite A
Il veicolo più comune è l’acqua contaminata. La vaccinazione è considerata indispensabile dalla maggior parte dei medici, a meno che non abbiate già avuto questa patologia. Il vaccino garantisce la protezione per dieci anni.
Epatite B
Si tratta di una malattia prevenibile, in quanto, come l’AIDS, si trasmette attraverso pratiche sessuali non protette o sangue e derivati contaminati. Esiste il vaccino.
Meningite
In Nepal sono stati segnalati casi sporadici di meningite da meningococco. Poiché si tratta di una patologia gravissima e spesso fatale, vale la pena chiedere al proprio medico se vaccinarsi.
Colera
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS-WHO) non raccomanda più questa vaccinazione, che è solo parzialmente efficace e sovente provoca una reazione. Tuttavia vi sono regioni, soprattutto in Africa, dove può essere presente il rischio di contaminazione. Consultate al proposito il vostro medico e il servizio vaccinazioni della vostra ASL.
Tifo
Tutti i paesi del Terzo Mondo sono a rischio. Esistono numerosi vaccini ed è vivamente consigliato vaccinarsi.
Tetano e difterite
Il vaccino antitetanico e antidifterico fa parte della normale protezione a ogni latitudine. Effettuare il richiamo se l’ultimo è stato inoculato da oltre 10 anni.
Poliomielite
Tutte le persone di una certa età dovrebbero essere state vaccinate da bambini, ma l’effetto tende a ridursi negli anni. Consultate il medico prima di partire.
Morbillo, parotite e varicella
Se non siete stati immunizzati per aver contratto queste malattie da bambini o non siete vaccinati, consultate il medico circa l’opportunità di farlo, a prescindere dal viaggio che desiderate intraprendere.
Rabbia
Questo virus sovente mortale viene trasmesso dal morso di un animale infetto, di solito una scimmia o un cane. Il rischio di essere morsicati è minimo, ma nondimeno qualche volta accade. Consultate il medico prima della partenza a proposito di questo vaccino, che richiede un paio di richiami a breve distanza.
Malaria
La malaria viene trasmessa dalla zanzara anofele, endemica nelle aree pianeggianti del Nepal (Terai), al di sotto dei 1000 metri, e in quasi tutto il resto delle campagne dell’Asia. Anche in Africa è perlopiù presente. Non esiste invece rischio di contrarla a Kathmandu o nelle aree himalayane dove si svolgono i trekking.
In ogni caso, la prima prevenzione è di evitare di essere punti, utilizzando un repellente come l’Autan ed esponendo al minimo braccia e gambe, soprattutto dal crepuscolo all’alba. Molti assumono i farmaci per la profilassi antimalarica anche quando non ce n’è bisogno: poiché alcuni di questi farmaci possono avere effetti collaterali indesiderati, il nostro consiglio è di effettuare la profilassi solo in presenza di reale pericolo. Consultate il vostro medico e l’apposito ufficio della ASL prima di partire.
Vista dal Col del la Muzelle (2625 m), gruppo della Barre des Ecrins, Francia.
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